E niente mi sa che il Sig. Inverno ci ha proprio ripensato, si è voltato all’uscio ed è tornato indietro, ha disfatto le valigie, infilato le pantofole col pelo e si è comodamente ripiazzato al Bistrot^^ Ora è sul divano bello bello con la sua copertina che aspetta qualcosa di caldo per la cena.
E allora cosa offrirgli? Cupcake petalosi di primavera? Mmm, no di certo, ce li tirerebbe dietro…vediamo un po’, piove, o meglio, diluvia con tratti di grandine, ma allora vuoi vedere che è finalmente giunta l’ora della serata Ramen fatto in casa? Lo conoscete già?
In Giappone il ramen è un piatto popolarissimo (a Yokohama esiste addirittura il Ramen museum in cui poter assaggiare tutte le varianti!) a base di noodles in brodo che vanta molteplici declinazioni, ogni Regione ha la sua variante tipica, ogni locanda custodisce in segreto la ricetta del brodo, l’elemento principale di questo piatto, non una brodaglia qualunque ( e diffidate da certi ristoranti che propongono spaghetti in brodo insipido spacciandolo per ramen), ma un vero e proprio viaggio nei sensi.
In Giappone i posti migliori in cui gustare dell’autentico e delizioso ramen sono spesso delle vivaci “bettole”, piccole locande con bancone e cucina a vista, una squadra di cuochi con la fascia di stoffa in testa che si gridano le comande tra di loro e in pochi minuti ti servono la ciotola incandescente con le bacchette per tirare su i noodles e un cucchiaio per il brodo.
Un piatto popolare che costa solo pochi yen, ma che scalda il cuore…e se non foste ancora sazi, potreste osare un antipasto a base di gyoza, qui trovate la nostra videoricetta su iFood 🙂
Poteva mai mancare la ricetta dei ramen nel nostro Bistrot? Il risultato è veramente superlativo, di una bontà esagerata, pure il Sig. Inverno si è leccato i suoi baffoni a manubrio ed ha chiesto il bis, annunciandoci che probabilmente sarà nostro ospite ancora per un po’^^
- Per 2 persone:
- 220 g di noodles secchi (sceglieteli piuttosto sottili, simili ai tagliolini, ma sono fatti solo di acqua e farina di grano tenero, senza uova)
- Per il “chashu” di maiale:
- 4 fette spesse almeno 1 cm di maiale di taglio piuttosto grasso (ad es. pancia, oppure costine)
- 1/2 porro
- ca. 3 cm di zenzero fresco lavato con la buccia
- 3 pezzi di anice stellato
- 200 ml di sakè
- 200 ml di salsa di soia
- 70 g di zucchero di canna (se preferite meno dolce diminuite un po’ lo zucchero)
- 2 cucchiai di salsa di ostriche (oyster sauce)
- ca. 1 litro di acqua
- Per il brodo dei ramen:
- 800 ml ca. di acqua
- 1 bustina per fare il brodo dashi (in alternativa la base può essere un brodo di pollo o brodo vegetale)
- alcuni mestoli presi dalla preparazione del chashu
- un cucchiaio di miso chiaro
- pepe bianco q.b.
- Guarnizioni:
- 4 fette di chashu
- 1-2 uova
- mais in scatola q.b.
- 1 pak choi o in alternativa spinaci freschi
- cipollotto fresco
- erba cipollina
- 2 cucchiai di olio di sesamo
- peperoncino q.b. o pepe bianco
- 1 foglio di alga nori
- Iniziate con la preparazione del chashu:
- tagliate il porro a metà e mettetelo in una casseruola (meglio se di ghisa) grande assieme allo zenzero, alla carne di maiale e al resto degli ingredienti del chashu. Aggiungete quindi l’acqua (ca. 1 litro) di modo che tutta la carne sia coperta e mettete sul fuoco.
- Chiudete il coperchio e fate cuocere a fuoco dolce per ca. 30 minuti, dopodiché scoperchiate e fate cuocere un’altra mezz’ora.
- Togliete ora la carne e fate ridurre leggermente il brodo nella pentola per concentrarne il sapore. Non serve che diventi denso poiché parte di questo brodo sarà la base del brodo dei ramen.
- Spegnete il fuoco e rimettete la carne nella pentola.
- Passate quindi alla preparazione dei ramen:
- Iniziate a preparare i vari topping di modo di avere tutto pronto per l’impiattamento finale.
- Fate bollire le uova lasciandole barzotte con il tuorlo morbido (4 minuti da quando l’acqua bolle). Per un gusto ancora più intenso dopo averle cotte, immergetele in acqua ghiacciata per sgusciarle e fatele marinare in frigo dentro ad un sacchetto da freezer con due cucchiai di mirin , 1 cucchiaio di acqua e 2 di salsa di soia, altrimenti lasciatele così.
- Fate bollire per pochi minuti il pak choi lavato (dopo aver eliminato le coste dure) o gli spinaci freschi e immergeteli subito in acqua ghiacciata per mantenere il verde vivace.
- Affettate il cipollotto per diagonale, e tritate l’erba cipollina.
- In una ciotola piccola mescolate i 2 cucchiai di olio di sesamo e spolveratelo con il peperoncino o il pepe bianco. Prendete 2 cucchiai di mais e tenetelo da parte.
- Ora che tutte le guarnizioni sono pronte passate alla preparazione del brodo dei ramen:
- Versate in una pentola capiente l’acqua, la bustina per il dashi (o in alternativa partite dalla vostra base di brodo di pollo o vegetale), prendete ora alcuni mestoli dalla pentola del chashu (2-4) assaggiando di volta in volta prima di aggiungerne altri, a seconda della sapidità del vostro brodo di base. Fate bollire ed infine aggiungete un cucchiaio di miso, fatelo sciogliere e abbassate il fuoco tenendolo al minimo.
- In una pentola a parte fate bollire i vostri noodles per il tempo indicato nella confezione (assaggiate, non devono essere al dente come la pasta italiana), scolate bene, sciacquateli sotto l’acqua corrente e metterli nelle ciotole.
- Aggiungete con un mestolo il brodo dei ramen, guarnite con la carne del chashu, il mais, il pan choi, l’uovo, il mais, il cipollotto, l’erba cipollina, il nori e l’olio di sesamo preparato in precedenza.
- Buon appetito!!!
I noodles per il ramen possono essere più o meno gialli (ma non è una pasta con l’uovo), sono fatti con acqua e farina di grano tenero, si possono trovare secchi o freschi (freschi però solo in Giappone). La prossima volta proveremo a farli in casa e vedremo la differenza! Lo spessore può variare, ma rimangono comunque sottili, da non confondere con gli udon (simili ai nostri umbricelli per spessore).
Il chashu è la preparazione della carne di maiale (che deve essere di taglio grasso come la pancia) che viene cotta in una marinata a base di sake, salsa di soia, anice stellato, zenzero e porro, quello autentico viene fatto brasare per ore ed ore. Seguendo la nostra ricetta otterrete lo stesso risultato di scioglievolezza deliziosa della carne in minor tempo. Se avete la pentola a pressione potrete ulteriormente accorciare i tempi.
Il pak choi è un cavolo cinese molto piccolo (reperibile negli alimentari etnici) che può tranquillamente essere sostituito dagli spinaci freschi.
Il nori (opzionale) è l’alga giapponese che solitamente avvolge il sushi, si può far tostare passandola vicino alla fiamma del fornello per una maggiore croccantezza.
Infine ci vuole la bevanda giusta per contrastare un piatto così bollente, ovviamente una birra fredda giapponese come l’Asahi o la Kirin Beer completeranno alla perfezione la vostra serata ramen!
Speriamo di avervi incuriosito, se avete l’occasione provatelo perché è veramente speciale, per dubbi o passaggi poco chiari non esitate a scriverci 🙂
Un abbraccio ed infine auguriiiii a tutte le meravigliose donne e amiche che passano per il Bistrot ♥
Chiara says
Anche a casa Ciliegine il signor Inverno ha deciso che si stava fin troppo comodi, e quindi credo che mi farà compagni un’altro paio di settimane -.- e quindi pure io, che avevo tirato fuori dall’armadio canottiere “petalose” e svolazzanti e avevo iniziato a stilare una lista di ricette primaverili da provare, mi sono dovuta ridimensionare e fare un passo indietro verso vellutate calde, panini cicciosi e ovviamente morbidi maglioni pesanti! Il vostro dizionari sul Ramen è interessantissimo e visto che la mia dolce metà lo adora (teoricamente, visto che credo non l’abbia mai mangiato…per cui per ora ne adora l’idea), penso che prossimamente lo preparerò – ma senza pentola a pressione, preferisco metterci più tempo, perchè quella pentola mi spaventa!
Vi abbraccio fortissimo, buona settimana dolci Pancettine!
Pancetta Bistrot says
Chiara che bello sei la prima 🙂 Sì guarda anche noi eravamo belle proiettate su colori pastello e ricettine fresche e leggere e invece guarda tu….in realtà la cosa positiva è stata che abbiamo avuto la scusa per fare i ramen, che essendo un piatto bollente si gustano decisamente meglio col freddo!
Dai che bello se lo provi, per qualsiasi cosa scrivici 🙂
Buona settimana, un abbraccio grandissimo!
tizi says
ragazze giusto stamani parlavo con un collega e mi diceva che hanno appena aperto un ristorante di ramen a Firenze! e io da quando me l’ha detto son con l’acquolina… poi passo da voi e vedo questa meraviglia! in più mi fate ricordare i gyoza fantastici che avevate preparato tempo fa e di cui sono ghiottissima!!! verrei volentieri a cena da voi stasera, sarebbe un modo splendido per festeggiare la nostra festa 🙂
complimenti davvero per questo piatto molto elaborato e di non semplice realizzazione… e auguri a tutte e due!
Pancetta Bistrot says
Tizi, io quel locale lo adoroooo!!! Ti basti pensare che ci sono stata 2 sabati di fila partendo alle 5 da Perugia per essere lì puntuale alle 7 perché i numeri finiscono subitoooo. Provalo perché è di una bontà commovente e il cuoco è autentico giapponese! Anche i dessert sono deliziosi 🙂
Grazie mille, sarebbe davvero fantastico festeggiare la nostra festa tra ramen e gyoza^^
Un abbraccio grande!!
Marghe says
Quando la cucina valica confini spaziotemnporali, quando le mani volano da Occidente a Oriente in pochi minuti, mi rendo conto che la cucina è davvero magia. E fatate siete voi, mie belle donne!
Come sempre, una ricetta che non lascia altre parole se non: chapeau. E io vi bacio tanto.
Pancetta Bistrot says
Tesoro che sei!!! E’ vero, è questa la magia della cucina, che ti permettere di essere un giorno a New York e l’altra a Tokyo….è una grande ricchezza conoscere nuovi sapori e non tutti hanno la sensibilità di aprire la mente ad altre cucina. Non te, perché tu hai sensibilità da vendere amica <3
Un abbraccio fortissimo e grazie di cuore
zia Consu says
Non ho mai avuto il piacere di assaggiare il piatto originale ma nel vostro mi tufferei molto volentieri ^_^
Pancetta Bistrot says
^^ occhio che scotta 😀
Alessandra says
Ragazze, che meraviglia! Avete spiegato tutto tutto nei dettagli e mi è venuta una gran voglia di provare! Soprattutto quel maialetto brasato in quei liquidi saporiti!
Bravissime come sempre!
Un grande abbraccio!
Pancetta Bistrot says
Grazie mille Ale!!Dai prova, sembra lungo, ma in realtà è fattibilissimo, sono solo tante piccole preparazioni separate:) Il maiale è una droga ^^ un abbraccio grande!
Debora says
Siete proprio fantastiche voi due Pancette….Passate dall’atmosfera romantica dello scorso post a questo tuffo nell’affascinante e suggestivo Oriente con una perfezione tale che rimango incantata ad ammirarvi….
Sono senza parole, credetemi…
Pancetta Bistrot says
Carissima Debora, com’è andata la sessione musicale? Un giorno vogliamo ascoltarti dal vivo, chissà che grinta!!
Grazie di cuore, siamo proprio felici di essere riuscite a trasmettere un po’ di atmosfera orientale 🙂 Un bacione grande!
Margherita says
Ragazze sono a bocca aperta! Io adoro la cucina asiatica, quando si va fuori io voto sempre per mangiare dumplings, sushi o barbecue coreano. Ammetto pero che a farla sa sola non ci ho quasi mai provato, se non qualche zuppa un po’ inventata… fra questo ramen, fra i gyoza su ifood… mi state facendo venire una voglia incredibile di gettarmi nella mischia e provare! La foto-dizionario é stupenda!
Pancetta Bistrot says
Chissà quanti bei ristoranti asiatici avrete a Montreal!! Il barbecue coreano ci incuriosisce tanto, ma qui al massimo si trova il sushi e il cinese^^ questo ramen è davvero delizioso, provalo 🙂 un abbraccio e grazie mille!
lucy says
non l’ho mai assaggiato ma credo che poco si discosti da quello vero, per cui perchè non farlo?!
Pancetta Bistrot says
È uno dei nostri piatti preferiti 🙂
Mila says
Qui da voi se ne impara sempre una nuova!!! Brave bimbe
Pancetta Bistrot says
Grazie Mila 🙂
saltandoinpadella says
Che meraviglia, adoro la cucina orientale. Siete state davvero bravissime primo perchè non è affatto facile reperire tutti gli ingredienti e poi perchè lo avete realizzato davvero alla perfezione. Io l’ho mangiato solo una volta a una fiera sulla cultura orientale e me ne ero innamorata. Certo non ‘ una cosina proprio leggera leggera ma certamente ti scalda il cuore nelle giornate brutte come queste
Pancetta Bistrot says
Grazie Elena! Per fortuna abbiamo un alimentari etnico piuttosto fornito 🙂 Hai ragione non è light, ma quando ce vuò ce vuò ^^ un abbraccio!
Imma says
Mi sono avvicinata da poco alla cucina orientale però me ne sono innamorata subito adoro i suoi profumi ed i suoi sapori e questo ramen mi ha conquistata al primo sguardo e la vostra versione è spettacolare!!Scatta il copia e incolla subitoooooooo!!Un abbraccio forte,Imma
Pancetta Bistrot says
Hihihi ci fa proprio felice Imma 🙂 Grazie mille, un grande abbraccio!
Lilli nel paese delle stoviglie says
adoro il ramen, a milano ci sono un paio di posti dove lo fanno bene, ottimo, aggiungi che amo la cucina asiatica più delle altre, in africa e in sud america mangiavo sempre le stesse cose ma in asia quanti piatti meravigliosi, che ricordi, quanta bellezza! ok sto partendo con il trip dei viaggi che mi mancano, a volte come l’aria ma non è il momento per partire, viaggio con voi, con la bellezza di questo piatto, con quel cucchiaio che amo e conservo con cura, con l’idea di assaporare ingredienti diversi, profumati, avvolgenti! solo voi potevate proporre il ramen, vi amo pancettine belle!
Rebecka says
Quando ho visto ramen girl nel 2008, la curiosità che questo piatto aveva suscitato in me era pari al desiderio di mangiarlo. E apprendere quanta tradizione ci fosse alle spalle, mi aveva estasiata.
Ho provato a farlo, diverse volte e diciamo che è uno dei piatti comfort quando non mi sento niente bene.
Ma in questo vostro mi ci tufferei ora, proprio ora ora intendo…perché ho freddo, che nemmeno il caminetto acceso mi sta aiutando e i tre giri di pile nei quali sono imbozzolata come Frodo dopo l’incontro con Shelob servono a poco o niente….mi ci vuole qualcosa di caldo!
larobi says
mi piace la cucina giappo, non proprio tutta tutta ma una buona parte. il ramen non è tra i miei piatti preferiti anche se questa preparazione mi incuriosisce parecchio…diciamo che mi ritrovo di più tra i gyoza ;-)…che ho fatto seguendo la vostra ricetta e sono venuti stre pi to si!vi abbraccio care! (ma che freddo fa??? io non riesco ad abbandonare il mio cappellino di lana !!! ma arriverà la primavera …)
Luisa- says
Ciao Pancettine io sono molto curiosa di questi piatti etnici e particolari…adoro la zuppa di miso e quindi anche questa zuppa è da provare e a Milano non è difficile trovare tutti gli ingredienti che citate ;)… l’altro giorno ho visto il cuoco giapponese Hiro preparare il chashu e come lo ha pronunciato ha fatto molto ridere il mio piccoletto, che ancora mi chiede “mamma come si chiama quel piatto”. :)))). Buona giornata baci Luisa
giulia says
E’ una vita che voglio provare a fare il ramen e da un po’ cercavo una ricetta con tutti i crismi per buttarmi nell’impresa. La vostra è perfetta e come sempre corredata da foto stupende. Ora non mi resta che trovare un po’ di tempo e prepararla. Grazie!
Fr@ says
Mi incuriosisce molto questo piatto.
Melania says
Che brave siete state. È tutto spiegato minuziosamente. Amo la cucina asiatica, non tutta ma buona parte si! Ed è piacevole ritrovarla qui da voi vestita di nuovo! Brave pancette!!! Vi abbraccio
Valentina says
Ecco, io vorrei proprio assaggiare questo Ramen.. insieme a voi!!! ^_^ Mi ispira tanto, deve essere ottimo e le foto parlano da sole! 😀 Un abbraccio stelline bravissime, felice serata <3 :**
Francesca P. says
Il Signor Inverno vuole giocare ma noi non ci facciamo vedere stanche… zuppe, zuppette e brodini sono la nostra risposta e se si tratta di sperimentare ricette nuove, ancora meglio! Ultimamente ho assaggiato gli spaghetti soba – promossi a tutti gli effetti – e sto andando spesso al ristorante giapponese per non assaggiare solo il classico sushi… quindi mi accomodo vicino a voi, prendo la coppetta tra le mani e mi godo questa scoperta ancora mai mangiata! Leggo che c’è anche il sakè… quanto mi piace! Sapete sempre come stuzzicarmi… e secondo me un kimono vintage vi calzerebbe a pennello! 😀
edvige says
Pancette mie che meraviglia. Ho quasi tutti gli Ingredienti mi manca alga e sake. Domani prendo nota in cartaceo sono sullo smart. Notte e buon proseguimento di settimana bacioni
Chiara says
che meraviglia poterne sapere di più, non avevo proprio idea di cosa fosse e adesso un piattone lo farei fuori anche subito !
ricettevegolose says
Pancettine che bellezza la vostra ricetta orientale, che piacere essere sulla stessa lunghezza d’onda questa settimana 🙂 Ho il secondo pacchetto di konjac noodles che aspetta di essere cucinato e il ramen, piatto mai provato, mi sembra un’ottima idea! Preparerò il chashu con il mio amato tofu o forse il tempeh, che mi sembra ancor più adatto 😉 Vi rinrgazio per la bellissima ispirazione, a presto <3
Monica says
Una decina di giorni fa ero già pronta a veder spuntare le primule, avevo già in mente un sacco di idee per le foto fuori e…ora ci ritroviamo con quasi un metro e mezzo di neve a pochi cm dalla porta di casa.
Quel sig. Inverno che ti si attacca alle ossa non vuole più schiodarsi dalla mia stube, aiutatemi!
Ecco, questa risposta immediata di aiuto è semplicemente splendida. Lo ammetto, non ho mai mangiato il ramen, non so perché, non mi ha mai attirata (e poi io ed i ristoranti orientali siamo a talmente tanti km di distanza che ogni volta che voglio un po’ di buon sushi è più economico prepararlo a casa 😀 )
Voglio farlo assolutamente, e poi con le vostre spiegazioni ed ambientazioni tutto è sempre splendido <3
Laura e Sara pancettabistrot says
Non ce ne parlare Mony, anche noi lanciatissime su pic nic, set all’aperto, fiori e invece….il sole sta diventando quasi un essere mitologico ^^
Forse è un bene che tu non abbia ancora assaggiato il ramen, perché se fatto “ad cazzum” può deludere!
Noi di davvero squisiti ne abbiamo trovati pochissimi in giro, e solo nella grandi città in veri ristoranti con cuochi giapponesi 🙂
Se lo vorrai provare farai la nostra gioia 🙂
Un grande abbraccio e buon weekend!!
Marta says
E mi sa che avete proprio ragione pancette, il Sig. inverno è proprio tornato. Questa ricetta è davvero incantevole come le vostre foto del resto. Ho adorato il ramen dictionary… ?
Laura e Sara pancettabistrot says
Grazie Marta, siamo proprio felici che ti sia piaciuto il Ramen dictionary 🙂
Buon fine settimana, un bacione!!
Ketty Valenti says
Fantastiche ragazze,finalmente una ricetta dove anche un’ignorantona come me sulla cucina orientale,capisce bene i dettagli di piatti come questo,gli ingredienti,la preparazione e tutto mi fate venire una voglia incredibile di gustare quel piatto caldo,perchè il Signor inverno è sceso oggi anche da me e se ne sta davanti al fuoco del camino che mai pensavamo di accendere ancora per quest’anno…ed invece…
Laura e Sara pancettabistrot says
Grazie tesoro, se è freddo anche in Sicilia, pensa tu qui….ieri sera c’era un vento pazzesco e si gelava^^
Ti auguriamo un bellissimo weekend, un abbraccio grande!
tritabiscotti says
Ok, mi trasferisco… Da voi!
Abbiamo i gusti talmente simili, dovete adottarmi!!! ^_^
Il Ramen è un piatto che adoro e tutte queste dritte per realizzarlo al meglio non me le perdo… Segnata e da provare al più presto!
Buon fine settimana Pancettine!
Laura e Sara pancettabistrot says
Hihihi, la nostra porta è sempre aperta cara, e noi saremo più che felici di adottarti 🙂
Grazie e buon weekend anche a te <3
Lablondeenfarinee says
Adoro voi ed il vostro bistrot,siete delle fatine magiche che ci portano nelle vostre ricette ogni volta con foto incantate… ed oggi tutti insieme voliamo lontano…il Ramen!! non sapete da quanto lo voglio assaggiare…seguirò la vostra ricettina sicuramente!!!
BaciBaci
Pancetta Bistrot says
Ma ciao Alice!!!! Che piacere leggerti, benvenuta 🙂 Sarebbe proprio bello cucinarlo tutte assieme, immagino già le risate 😀
Grazie di essere passata, un bacione enorme e buon weekend!
Mimma e Marta says
Proprio così: questo inverno è proprio strano…adesso leggo pure che si è accomodato alla vostra tavola e che gli avete offerto una profumata e calda minestra che non conosco ma mi incuriosisce! ci sono anche tanti ingredienti che non conosco…sono così curiosa di conoscerli che lunedì potrei passare con Marta dal supermercato etnico e cercarli li…ma la carne….con cosa la si potrebbe sostituire?
Pancetta Bistrot says
Ciao ragazze! magari potete sostituirla con del tofu e aggiungere funghi shitake o enoki per renderlo ancora più ricco…oppure con la stessa marinata un bel filetto di salmone, perché no? 🙂 fateci sapere se provate, un bacione!
Virginia says
Credo proprio che il Sig. Inverno apprezzerà molto questo piattino così rassicurante! Adoro le vostre storie e racconti, mi è sembrato un attimo di essere in Giappone in una bettola a gustare questo piatto così aromatico! Bravissime come sempre ;-)! Baci e buona settimana!
Pancetta Bistrot says
Grazie cara Virginia, è un piatto pieno di sapori 🙂
Bacioni!!!
Antonella Pagliaroli says
E’ una vita che voglio provare a fare il ramen in casa, lo sapete? Prima o poi mi cimento, appena trovo delle ciotoline belle come le vostre per servirlo 😀 Si sa, anche l’occhio vuole la sua parte e in quanto a bellezza voi siete insuperabili 🙂 Ricette sempre originalissime, colorate, foto meravigliose, qui si sogna ragazze! Commento poco ma sappiate che non mi perdo un vostro post e sono sempre una vostra grande fan, un abbraccio 🙂
Pancetta Bistrot says
Anto così ci fai arrossire e ci rendi super felici!Sappi che la cosa è del tutto reciproca, anche noi ammiriamo sempre le tue foto così ricche di dettagli che fanno sognare *.* grazie per essere passata, un abbraccio enorme!
Tatiana says
Uhhhh che piatto divino!!!! Adoro i ramen, adoro la cucina orientale, ogni paio di giorni sperimento finchè non trovo la giusta nota di sapore 😉 Qui mi conquistate in pochi minuti, sono splendidi!
Un bacio!
Pancetta Bistrot says
Allora devi proprio provarli Tatiana!!! Ti conquisteranno 🙂
<3
Emanuela says
ciao! avevo visto questo piatto su facebook e mi aveva colpito oltre la bellezza della foto anche l’allegria che trasmettevano tutti questi colori. Non conosco molto questo tipo di cucina, purtroppo alcuni alimenti da me non sono facili da reperire, tipo il pak choi però se si può sostituire con gli spinaci prima o poi mi sa che lo provo 🙂 un abbraccio 🙂