Capita anche a voi di avere amiche (o anche zie e parenti vari) irrimediabilmente rimaste negli anni ’80, lessicalmente parlando? Quelle per cui i leggings sono e saranno sempre fuseau, il blush è ancora fard, il plateau è la zeppa, la palette è la trousse e il trench è l’impermeabile?
Ovviamente questa insana affezione per gli anni ’80 si riflette anche nelle loro cucine, per cui i loro piatti forti saranno pennette alla vodka, vitello tonnato e zuppa inglese (per carità, buonissima eh)… per loro, gli inviti a cena al nostro Bistrot si trasformano in vere e proprie esperienze rivoluzionarie, dei salti nel buio. A dirla tutta, forse un pochino ci divertiamo nel leggere nei loro occhi l’espressione spaesata nello scoprire il nostro menù a base di quinoa e verdure grigliate, shepherd’s pie e pavlova al frutto della passione, che pancette dispettose che siamo^^! In questi casi generalmente adottiamo la tecnica dell’adeguamento del linguaggio, denudando i nostri piatti della loro allure glamour (pardon, loro direbbero trendy), trasformandoli nell’ordine in “antico seme delle civiltà precolombiane”, “casseruola di verdure, carne e purè di patate al forno” e “torta di meringa”. Quanta mestizia, non credete? Per noi pancette fashion victims è sempre una pugnalata al petto spogliare i nostri bei piattini dei loro nomi originari!!
Siamo amanti del vintage e non resistiamo al più classico piatto di lasagne della domenica, questo è vero, ma nel quotidiano ci piace scoprire nuovi sapori e fare nostre alcune abitudini estere, soprattutto se queste sono sane. L’ispirazione di oggi viene dall’Inghilterra, un english breakfast meno nota delle uova con il bacon, ma infinitamente più salutare ed energica: il porridge d’avena con tanta frutta fresca e secca che vi terrà sazi fino all’ora di pranzo, grazie alle fibre contenute nell’avena. Noi l’abbiamo servito con gli ultimi fichi della stagione, mandorle, noci e semi di chia; si prepara in pochissimi minuti, è vegan e delizioso! Con queste prime giornate di freddo è anche una coccola calda che vi convincerà ad uscire dalle coperte con un bel sorriso, allora cosa aspettate a provarlo? Porridge is the new black!
- Per il porridge:
- 80 g di fiocchi di avena
- 225 ml di latte di soia
- 150 ml di acqua
- 1/2 cucchiaio di semi di chia
- i semi di 1/2 bacca di vaniglia
- 1 pezzo di scorza di arancia
- Per completare:
- 2 fichi neri o frutta fresca a piacere
- mandorle, noci, noci pecan q.b.
- semi di chia
- sciroppo d’acero (per la versione vegan) oppure miele d’acacia bio
- Mescolate in un pentolino i liquidi, i fiocchi d’avena, i semi di chia e aromatizzate con la vaniglia e la scorza d’arancia. Ponete sul fuoco e fate bollire per 2-3 minuti fino a che la crema raggiunga la giusta consistenza densa.
- Terminate con la frutta fresca, quella secca e dolcificate con sciroppo d’acero o miele.
Queste foto hanno una luce stupenda ragazze care! Sempre più brave 🙂 e questa ricetta è davvero interessante…chissà che bontà!! 🙂
Grazie mille Ilaria, sai quanto teniamo al tuo giudizio “fotografico” <3 Un abbraccio!!!
Mi piace da morire il vostro “vintage” e il legame ai meravigliosi anni ’80!! E domani mattina farò colazione con questo porridge, garantito! ^_^
W i porridge, sono così coccolosi e caldini ^^
Mi piace, ma mi piace tantissimo. Sapete quelle ricette che sono nella ‘to do list’ e ogni volta che spuntano su riviste o blog meravigliosi come il vostro vi dite ‘è verooo dovevo provarlo’, e poi puntualmente ve ne scordate?
Ecco, questo è il porridge, nella sua variabilità infinita e qui splendido e perfettamente nel vostro stile! Chissà cosa ne penserebbero le vostre amiche che vivono ancora negli anni ’80!!
Abbiamo super presente, succede troppo spesso anche a noi…sono talmente tante quelle che vorremmo provare che dovremmo iniziare a segnarle sul calendario^^
Hehe chissà cosa ne penserebbero…non gliele abbiamo ancora proposte 😉
Se l’abito non fa il monaco, il nome è un biglietto da visita incomparabile: basta poco per dare a un piatto l’allure che merita 🙂
Il porrdige sta a metà tra innovazione e tradizione, essendo una colazione inusuale pe rnoi ma affermatissima in altre parti del mondo… ed è perfetto per affrontare questi primi freddi con il sorriso (e l’appetito)!
Vi abbraccio strette! Sempre troppo brave voi <3
Buongiorno Marghe, in effetti il porridge che sta vivendo da noi questo momento di gloria, nelle altre parti del mondo ha in realtà radicalissime origini antiche…qui piove ed è tutto grigio, non ci resta che prepararci un bel porridge colorato 🙂
Un grande abbraccio tesoro!!
Omioddio parlavo proprio ieri con un amica di questo lessico anni ottanta ancora in auge tra tanti…
Come dimenticare i fuseaux???
Pancettine ma un pranzetto al bistrot lo vorrei fare anche io insieme alle zie vintage!!
Un bacio grande grande
Hihihi Eli, un pranzetto con te e le siete sarebbe troppo divertente, quando organizziamo?
Un bacione gigante!
Una bella ciotolina la mangerei anche io molto volentieri è molto invitante !
Grazie mille Andreea!! Buona giornata 🙂
Ahah quanto ho sorriso leggendovi! Perché credo che un po’ tutte viviamo e sentiamo cose del genere.
Io ho mia mamma a cui ancora cerco di spiegare le farine che ci sono oggi in commercio. Dovreste vedere la sua espressione!!! Arabo per lei.
Per loro quelle sono traduzioni a cui faticano venir meno.
Voi invece siete terribilmente brave!
Un abbraccio immenso!!!
Buongiorno Melania, ahaha è vero…anche le farine sono un mondo a parte, o tutti i semi che si possono trovare ora..per non parlare di alcuni ingredienti etnici^^
Grazie tesoro, un abbraccio immenso a te e buona giornata!!
Tradizioni* ops!
mi piace tantissimo il porridge..e adesso che mi ci fate pensare è ora di ricominicare a mangiarlo!servito con i fichi e lo sciroppo d’acero poi..diventa davvero buonissimo e super goloso!! 😉
baci
Vale
Buongiorno Vale, noi l’abbiamo scoperto da poco, ma sta diventando una bella abitudine prepararne ogni volta uno diverso 🙂 Buona giornata cara, un bacione!
Oddio questo post mi ha fatto sentire di un vecchio….dai che l’impermeabile è sempre un impermeabile. Puoi chiamarlo trench ma è sempre un impermeabile 😉
Per quanto sono vecchia nel lessico, per quanto invece amo scoprire nuove ricette nel cibo. Adoro la sperimentazione in cucina. Io sono proprio una da colazione con yogurt e granola e affini, tutte le “zuppette cerealose” mi ispirano tantissimo
Dimenticavo….foto stupende. Ma come avete fatto a fare delle sfocature così belle? cambiato obiettivo?
Hihihi Elena, ma no che non sei vecchia!! Se ami i cereali questo porridge fa proprio per te 🙂
E comunque che occhio clinico, sì ho cambiato obiettivo!!^^
Un abbraccio!
Sono cresciuta negli anni ’80 e mi avete fatto sorridere 🙂
Questo porridge mi piace molto.
Le vostro foto sono sempre meravigliose.
Grazie cara Frà, è una bella coccola al mattino 🙂 Un bacione!
Innanzi tutto mi siedo comodamente tra le zie e i parenti degli anni 80…;-)
Diciamo che per me i leggins sono i leggings ma quoto il fard (blush non mi dà emozioni!) e aggiungo pure il rimmel al posto del mascara 😉
Uso di più trendy che fashion e confesso pubblicamente di amare tantissimo il nome “meringa” preferito senza dubbio a “pavlova”
Sul fronte cibo però mi dissocio alla grande amando alla follia i cibi alternativi che mi hanno vista negli anni novanta diventare vegetariana macrobiotica facendomi trasformare in novella indiana jones alla ricerca di tutti gli ingredienti allora introvabili! Ma non solo! Amo “arredare” ulteriormente i piatti che cucino con nomi esotici e particolari dalla innegabile allure glamour (ho detto bene???) .
Diciamo, per concludere, che sono per un creativo melting pot ! E venendo finalmente al vostro piatto , avete sfondato una porta aperta : io di porridge vivrei! La vostra ricetta è già segnata !
Trovo il vostro bistrot un luogo delizioso nel quale mi trovo sempre benissimo nonostante sia “vagamente” agée e abbia qualche “reminescenza” degli anni’80 (ma non ho più la testa cotonata, giuro!!!) … entro in punta di piedi con un paio di slippers animalier 😉 e mi accomodo ammirando il gusto del locale e mi perdo nella vostra lista di piatti fashion,healty,comfort,ravishing!!!
A questo punto mi scatterebbe la voglia di fissare sulla carta questo mood…e prima o poi, care ragazze, lo farò…
Baci cosmici
Cara Robi l’immagine di te che entri nel Bistrot con le slippers animalier, super glamour (perché vediamo i tuoi outfit ultrafighi su Instagram) non ha prezzo, vogliamo il disegno subito!!!
Ah, ma quale agée, se tutte le zie fossero come te, le inviteremmo tutti i giorni a cena!
Avrai pure qualcosa del lessico anni ’80, ma per noi sarai sempre “troppo avanti” su tutto il resto, a partire dal tuo passato macrobiotico 🙂
Accomodati pure carissima, ti perdoniamo per il fard 🙂
Bacioni gigantiiii!!!!
Nel commento ho scritto il nome sbagliato … Ehm ero senza occhiali ( e con cellulare ) ma sono certa che avete capito che sono io ? Smack
Io adoro leggervi pancette. Avete proprio ragione fuseau e fard rimarranno sempre nel lessico di alcune persone, inclusa mia mamma. Per il resto ricetta molto british e foto stupende! ?
Grazie carissima Marta!! Purtroppo questa settimana ci siamo un po’ perse con i commenti, ma ora recuperiamo 🙂 Un bacione!!
hihihi..mi avete fatto proprio sorridere ma sono certa che i vostri ospiti “vintage” dopo un primo momento di paura sapranno allietare il palato con piatti all’avanguardia, ricchi di salute e sapore 🙂
Io sono come voi, mi piace sperimentare ma una punta di tradizione ce lo lascio sempre ^_^
Sì poveretti mangiano con gusto, ma senza aver capito bene cosa ^^
La bravura sta infatti nel dosare bene tradizione ed innovazione….
Un bacione grande alla nostra zia preferita <3
oddio mi sa che io vi deluderei, il blush non so manco cosa sia, trendy è un termine che uso spesso, e anche trench, sui leggins ci sono! e anche sulla cucina niente pennette alla vodka o zuppa inglese per quanto se me le offrite le magno eccome! insomma pancette io di glamour non ho niente! diciamo che son neutra! una bella carica di energia questo porridge, guardo le vostre foto, guardo le mie, mi sparo! buona serata pancette belle!
Mia mamma é rimasta decisamente negli anni 80…non riuscirebbe nemmeno a pronunciarle certe parole:-D però dai a volte tornare al passato é divertente e tutto sommato certi piatti degli anni 80 non erano cosi male anche se come voi sono sempre alla ricerca di novità culinarie come questo porridge di cui ho sentito parlare ma non ho mai mangiato e mi stuzzica tanto l` idea di una bella e sana colazione sostanziosa!! Un abbraccio forte belle pancettine!!!!
I fuseau per eccellenza per me restano gli Arena di tutti i colori con cui facevo ginnastica, da abbinare alla felpa con le toppe e alle Superga o alle Converse… che tempi, quando mi credevo Mila mentre giocavo a pallavolo e chiamavo il gel brillantina! 😀 Vi adoro perchè le nostre anime vintage si toccano e leggervi mi ha risvegliato tanti ricordi…
I semi di chia devo ancora assaggiarli ma ne parlavo ieri con mia madre e sapete cosa le ho detto? Che due ragazze che hanno un blog me li hanno fatti conoscere in una ricetta e mi riferivo a voi, quando sono apparsi per la prima volta e ho scoperto come poter usare quei minuscoli pois… 🙂
ps: che bello quel vassoietto o lavagnetta con le scritte!
Ecco ragazze, d’ora in poi chiamatemi zia… perché l’elenco all’inizio di questo post io l’ho spuntato tutto! Mi manca solo il porridge all’appello…visto che faccio spesso colazione con il vostro budino di semi di chia e frutta (quello di IFOOD) direi che é il caso di dare fiducia anche a questa ricetta.
Pancettine, mi avete appena dato della vecchia? Io andavo alla grande coi miei fuseaux (con mia mamma che vendeva abbigliamento sempre all’ultimo grido, le news non mancavano mai!!!)…e il blush, fard nooooooo per me terra era e terra resta!!!! Non so perchè ma vedo in questo momento la mia vita in un mix di vecchio, strano, moderno farlocco e voglia di futuro diverso….
Devo dire che avete il potere di farmi riflettere….ma sarà poi una cosa buona o no???? Beh ci penserò…per il momento penso che ho una scatola di fiocchi d’avena che mi ha portato un amico da Bologna perchè li ha cmperati (gli piaceva la scatola di metallo dove erano dentro!!!) ma non gli piacciono (lui è più old di me!!!! ahahahahah)….ed io dovrò decidere come usarli….
Siete troppo forti continuate così che almeno riuscite a portare un raggio di luce in questa giornata
Siete fortissime…. e geniali..!
Immagino i vostri invitati, tra i quali vorrei tanto essere, a occhi spalancati davanti a piatti inusuali, ma che al primo boccone rivelano bontà e delizia!
Questa colazione mi é sempre piaciuta perché è sana, ma anche piena di gusto e si presta a innumerevoli varianti!
Brave ragazze!
proprio una bella e sana colazione o merenda, bella idea!!!!Baci care!!!!
non ho mai assaggiato un porridge così, è molto originale, bravissime come sempre! Un grande abbraccio
Ragazze, pancettine mie, io vi adoro: questa è una delle mie colazioni preferite! Adoro di mattina, specie ora che inizia a far freschetto, prepararmi una ciotola di porridge per colazione: spesso lo mangio così, semplice, cotto semplicemente con un pizzico di sale e un po’ di vaniglia e poi frutta secca e una buona dose di burro di mandorle, quando ho più tempo invece mi piace preparare una purea di mele da mettere sopra e coccolarmi con un po’ di sciroppo d’acero… la vostra versione, ragazze mie, s’ha da fare!! spero di riuscire a trovare ancora dei bei fichi..
Sono assolutamente una ragazza anni ’80. 😀 Presente!!! Lo sono più ora che negli anni ’80, perchè negli anni ’80 attraversavo piano il mio primo decennio di vita. Ma me lo godo ora e riscopro cose delle quali non conoscevo l’esistenza, incluse le penne al limone e vodka. Ma guai se rimanessi spaesata davanti ai semi di chia. Io voglio essere ovunque…negli anni ’60, quando non ero nemmeno un pensiero, negli anni ’70 quando ci sono capitata un po’ per caso e in tutti quelli venuti dopo. E confesso di voler essere anche negli anni ’50 del secolo che attraversiamo e non importa se sarà con qualche cavalletta croccante a passaggio epr le vie di Firenze, invece di un buon panino al lampredotto, so che qualunque cosa faremo, ci divertiremo come matte…perché ci piace mangiare, sperimentare e su certe cose ci fossilizziamo giusto per diletto.
Per me è sempre divertente vedere le facce dei commensali quando propongo qualcosa di nuovo….svecchiare i menu lo è… 😉
E questo porridge io lo devo assolutamente fare….
Eccomi qua, presente! Io sono quella che si districa tra fuseaux, zeppe, fard, trousse e similari…. ci provo a chiamarli leggins, ma alla fine torno ai fuseax! 🙂
Però in cucina ci sto ad osare e a sperimentare quanto più possibile: con l’occasione assaggerei molto volentieri il vostro porridge, c’è troppa frutta golosa per rinunciarvi!
Un bacio 🙂